9 marzo 2020

Ipotesi, supposizioni, deduzioni... elementare Watson!

Elementary, dear Watson!

Frase celebre, che richiama subito alla mente il famoso detective uscito dalla penna di Arthur Conan Doyle e "rinverdito" nella recente (e avvincente) serie TV interpretata da un intrigante Benedict Cumberbatch e da un egregio Martin Freeman. In realtà, se leggete la pagina del Macmillan Dictionary Online relativa alla celebre  (© Macmillan Education Limited 2009–2020) scoprirete che la frase non compare mai nei libri di Doyle!

A ogni modo, noi oggi vogliamo parlare di un argomento che riguarda i verbi modali usati in inglese per esprimere ipotesi, supposizioni o deduzioni. Ovvero dei Modals of Deduction, così come sono nominati negli indici dei libri di grammatica.

Si tratta di verbi modali usati per esprimere ipotesi o deduzioni a un diverso grado di certezza: andiamo da una quasi certezza (negativa o positiva) a situazioni intermedie (fifty/fifty).

Come introduzione all'argomento, guardate il seguente video del British Council Learn English (© British Council)




Soffermiamoci per un attimo sull'immagine finale:


Come si diceva prima, ogni volta che formulo un'ipotesi o una deduzione posso trovarmi sostanzialmente in 3 diverse situazioni:

1) MUST: sono certo che qualcosa sia vero, accadrà o sia accaduto (ritengo la probabilità aggirarsi intorno al 100%) 
2) MAY / MIGHT / COULD: sono incerto sul fatto che qualcosa sia vero, accadrà o sia accaduto (dal 30 al 60% circa di probabilità)
3) CAN'T: sono certo che qualcosa non sia vero, non accadrà o non sia accaduto (100% probabilità) 

Altri modali usati per esprimere questo tipo di ipotesi sono SHOULD / OUGHT TO.

Tutto chiaro? Forse no, ma non vi preoccupate. Ho preparato per voi una scheda riassuntiva, con una tabella molto semplice e delle spiegazioni più dettagliate per chi volesse approfondire:


Altra risorsa online che può esservi molto utile è il seguente video della serie "English in a Minute" dal sito BBC Learning English:


Dopo aver guardato il video, scorrete in fondo alla pagina e troverete un piccolo quiz con cui verificare quanto appena studiato.

Se preferite un approccio più tradizionale, con spiegazioni, tabelle, esempi ed esercitazioni, allora vi rimando alle seguenti risorse online:





In particolare agli ultimi due link trovate delle tabelle molto chiare su come costruire le voci verbali che utilizzano questi modali.

Ora per concludere, ecco alcune domande rivoltemi dai miei studenti stamattina durante la lezione in "classe virtuale" ai tempi del corona virus...

1) Il verbo modale cambia, a seconda che l'ipotesi o la deduzione siano riferite al presente o al passato?
No, il verbo modale rimane al presente. Ciò che cambia è il verbo principale, secondo il seguente schema:

IPOTESI RIFERITA AL PRESENTE: 
must/can't/may + forma base del verbo principale

IPOTESI RIFERITA AL PASSATO: 
must/can't/may + have + past participle del verbo principale

2) Dunque uso "must" o "can't" quando mi sento sicuro della mia ipotesi e "may/might/could" quando invece sono incerto?
Esatto. L'uso di must e can't segnala che ho dei buoni motivi per ritenermi sicuro delle mie deduzioni (insomma, ho delle "prove" che mi permettono di "inchiodare" la mia ipotesi, proprio come Sherlock Holmes inchiodava il colpevole!), mentre l'uso degli altri verbi (may/might/could) segnala che mi sento incerto, e che sto formulando delle ipotesi un po' "a tentoni"! (insomma, più stile Watson...).

Benissimo, dopo questa "corposa" (ma completa!) lezione dedicata ai "modals of deduction", direi che siete pronti a cimentarvi come perfetti detective britannici!

Elementary, dear Watson!