3 marzo 2018

Omofoni... ovvero quando le apparenze ingannano!

Con questo post riprendiamo il discorso iniziato nel post There - Their or They're... Quando la pronuncia non fa la differenza!, cioè una carrellata sulle parole inglesi che hanno la stessa pronuncia, pur avendo un diverso spelling e un diverso significato.

Innanzi tutto premetto che il mio obiettivo non è quello di trattare tutti gli omofoni inglesi... si contano a centinaia! Vi proporrò dunque le coppie più comuni, con l'obiettivo di aiutarvi a migliorare la vostra pronuncia, correggendo eventuali errori. Per molti, infatti, non è facile accettare che due parole che si scrivono con una diversa ortografia e che hanno significati diversi possano avere la stessa pronuncia!

Le prime due coppie di omofoni che vi propongo oggi sono la conseguenza di un fenomeno frequente in inglese, quello delle silent letters, ovvero lettere che vengono scritte ma che non si pronunciano. Si tratta di un fenomeno che crea molta confusione a noi italiani, abituati a pronunciare tutte le lettere che scriviamo. Paradossalmente, poi, una delle poche lettere che in italiano scriviamo ma non pronunciamo, ovvero la "h", viene invece pronunciata in inglese! A tal proposito, vi rimando al post Le consonanti inglesi: /h/

Come già per altri posts, cliccando sul vocabolo accederete alla pagina del Cambridge Online Dictionary (© Cambridge University Press 2018), dove potrete ascoltare la pronuncia cliccando sul simbolo del megafono, in corrispondenza della sigla UK (pronuncia britannica).

Ecco la prima coppia, due "classici" senza tempo:

Hi /haɪ/ (ciao) e high /haɪ(alto) 


A tal proposito avrei più di qualche scenetta da raccontare, di studenti increduli e riottosi che si rifiutavano di pronunciare "high" secondo le mie indicazioni, dal momento che proprio non volevano credere che si pronunciasse così, lasciando indietro "gh"! Per fortuna l'arrivo delle lavagne interattive multimediali (LIM) ha risolto il problema: la prof. si può mettere in discussione, ma un dizionario online con tanto di audio della pronuncia... proprio no!
Allo stesso modo, il comparativo e il superlativo di "high" si pronunciano senza articolare i suoni "gh": 

higher /ˈhaɪ.ər/ 

highest /'haɪɪst/


Passiamo a un'altra "coppia famosa":
no /nəʊ/ (no)  e know /nəʊ/ (conoscere)

Anche in questo caso, per molti è davvero difficile "far finta di niente" davanti a una "k" e
accettare di non pronunciarla! 

E che dire poi di:
I (io) //  e   eye (occhio, ma anche osservare, guardare) // ?

Coppia di omofoni inneggiata dal grande Shakespeare (e probabilmente non solo da lui) nel suo Sonetto 104 che inizia così:



To me, fair friend, you never can be old,
For as you were, when first your eye I ey'd,
Such seems your beauty still.

Eccovi una traduzione letterale indicativa:
Per me, caro amico, tu non sarai mai vecchio,

Perché la tua bellezza sembra invariata 
da quando la prima volta io (I) vidi (eyed) i tuoi occhi (your eye, letteralm. il tuo occhio).

Se qualcuno, incuriosito, volesse leggersi il testo completo, vi rimando al seguente link Shakespeare, William. Sonnet 104. Ed. Amanda Mabillard. Shakespeare Online. 8 Dec. 2012, dove troverete il testo del sonetto e una parafrasi in inglese moderno.

Shakespeare, da maestro della lingua inglese qual era, sfruttò abilmente le coppie di omofoni per creare dei memorabili puns, ovvero giochi di parole, molti dei quali costruiti sull'ambiguità di parole diverse pronunciate in modo identico (ricordiamoci che Shakespeare scriveva opere teatrali, fatte dunque per essere ascoltate, il che rendeva il ricorso agli omofoni particolarmente significativo).
Ecco allora, un altro passaggio famoso, tratto dalla tragedia Richard III:



Now is the winter of our discontent
Made glorious summer by this sun of York


(Ora l'inverno del nostro scontento
è reso gloriosa estate da questo sole di York)

dove il "sole" (sun) di York in inglese ha lo stesso suono del "figlio" (son) di York...! Ed ecco allora spiegato il gioco di parole Shakespeariano che dicendo the sun of York, il sole di York che porta una gloriosa estate dopo "l'inverno dello scontento", si riferisce nello stesso tempo al figlio di York, ovvero Edoardo IV, figlio del duca di York.

Per sentire il verso in una magistrale interpretazione di Al Pacino, vi rimando a questo link.
Looking for Richard (Riccado III, un uomo un re nella traduzione italiana) con Al Pacino e un cast davvero stellare, è un film che vi consiglio se siete appassionati di Shakespeare o se volete diventarlo! Un film a metà fra la resa cinematografica della tragedia Shakespeariana e il documentario che vi permetterà di capire meglio la vicenda e il contesto in cui Shakespeare lavorava.

Ed ecco dunque la nostra terza coppia di omofoni:


sun (sole) /sʌn/  e  son (figlio) /sʌn/









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Chiudiamo la carrellata di oggi parlando di musica, e in particolare dei mitici U2!
Il nome della band è, infatti, tutto un gioco di omofoni... Guardate un po':

U (lettera dell'alfabeto) /ju/ e you (tu/voi) /juː/

2 (two) /tuː/ e too (anche) /tuː


Insomma nella pronuncia inglese, il nome della band si trasforma da "U2" 
(lettera e numero) in "Anche tu/voi", ovvero in un invito rivolto al pubblico!

E tutto ciò avviene grazie ai giochi di parole resi possibili dal fenomeno dell'omofonia! 
Niente male, vero?

Ma prima di chiudere il post, andiamo a spiegare la vignetta sottostante:

Per capire la simpatica vignetta dobbiamo ricordarci che homophones condivide il prefisso iniziale (tanto in inglese quanto in italiano) con homosexual. Il prefisso "homo-" (che deriva dal greco homos) significa infatti "stesso", e dunque "homophone" significa "con lo stesso suono".

Non molti, poi, sapranno che l'aggettivo "gay" aveva originariamente il significato di "allegro, gaio, giulivo"! E' stata una delle prime cose che ho imparato all'inizio del mio percorso universitario... L'esame di letteratura del primo anno era incentrato sul periodo del 1700/1800: le prime volte in cui mi è capitato di trovare il termine "gay" con questo significato, restavo a dir poco interdetta! Spesso tendiamo a dimenticare come una lingua sia un organismo vivente, che si modifica in continuazione. Per questo non ci si può mai fermare, pensando di aver imparato tutto, ma bisogna continuare ad aggiornarsi!

Sorry for tricking you into
thinking that
homophones are
words that
sound gay.
created by snarky (someecards.com)


Sorry for tricking you (mi dispiace di averti ingannato) into
thinking (facendoti credere) that homophones  (che gli omofoni)
are words that sound (sono parole che suonano, sembrano)
gay (gioco di parole sui due significati del termine "gay": omosessuale, ma anche allegro, giulivo).


So... I hope you've enjoyed this post! Keep up the good work! To the next post!