19 aprile 2016

Vocaboli... facciamone una questione di quantità!

Nel post di oggi ritorniamo al "problema" dell'apprendimento dei vocaboli, una delle parti più impegnative nello studio di una lingua straniera. Vi siete mai chiesti quanti vocaboli bisogna imparare per poter dire di conoscere una lingua? Beh... io si! Anche perché, per convincere i miei studenti a studiare consistenti "infornate"  di vocaboli, qualche motivazione devo pur darla... E siccome non mi piacciono molto le approssimazioni, ho fatto delle ricerche...

Pur non essendoci delle indicazioni prescrittive, possiamo dare come cifre indicative 1000 vocaboli (o espressioni) per un livello di sopravvivenza (A1/A2 - Basic User), almeno 2000 per il B1 e circa 3/4 mila per un B2 (Independent user) per salire poi ancora e portarci a un livello C1/C2 (Proficient User)*. In un articolo sull'ampiezza della conoscenza dei vocaboli necessaria ad ottenere una buona efficacia in una lingua straniera, il professor James Milton della Swansea University** cita studi secondo i quali la conoscenza di 2000 parole fra le 5000 più frequenti permetta la comprensione di circa l'80% di un testo normale. Per potersi spingere a una comprensione del 95-98% bisogna "saltare" a un numero di vocaboli che supera i 5000 vocaboli più comunemente usati (per un livello ottimale arriviamo a stime approssimative di 8-9 mila vocaboli!). Al di là dei numeri, necessariamente indicativi, lo studio conclude con certezza che il progresso nella competenza linguistica è legato all'ampliamento della gamma dei vocaboli conosciuti. 
Ma non è il caso di spaventarci troppo! In realtà, se ci pensate bene, molti madrelingua conoscono e usano un numero limitato di parole (c'è poi sempre uno scarto fra uso passivo e attivo dei vocaboli, cioè fra i vocaboli che capiamo e quelli che effettivamente usiamo), per cui potremmo fissarci come primo obiettivo quello di 1000 parole di uso comune per garantirci una "prima sopravvivenza", per portarci poi a 2000 parole e raggiungere una discreta efficacia. Niente ci impedirà di superare poi questi traguardi e portarci verso le 5000 parole... ma una cosa alla volta!

Imparare 2000 vocaboli è un traguardo impegnativo da raggiungere per chi non ha l'opportunità di usare l'inglese in situazioni quotidiane. Diventa pertanto essenziale usare delle strategie di apprendimento che ci permettano di imparare e ricordare a lungo termine i vocaboli.

La memoria fotografica è certamente un buon ausilio. A tal fine vi presento un sito che uso da anni per la mia pratica didattica: MES English (© 2005 - 2016 MES-English.com). E' un sito che raccoglie risorse per insegnanti a livello elementare, ma che per alcuni aspetti è utilissimo anche per i nostri scopi (in fin dei conti il livello linguistico di una persona all'inizio del proprio percorso di apprendimento è più o meno quello di un bambino!). Andiamo dunque alla pagina Flashcards. Sulla sinistra troviamo un elenco di categorie di vocaboli (in ordine alfabetico). Avremo dunque Adjectives, Animals, Bathroom, Bedroom...
Clicchiamo ora su una categoria, ad esempio Animals: a questo punto potremo scegliere fra large flash cards (PDF in formato A4 senza didascalie), small game cards (4 disegni per pagina, con un dorso sempre uguale, per creare delle carte da gioco), bingo cards (per costruire una tombola) e infine (la formula che trovo più utile, anche per il risparmio di inchiostro) a handout: 12 immagini su una pagina A4 con didascalie. 

Come potete immaginare, questo sito ci permette di imparare liste di vocaboli in un modo divertente e soprattutto usando la nostra memoria fotografica. Potete divertirvi a costruire dei giochi di "memory" cercando di abbinare l'immagine al nome, oppure semplicemente prepararvi dei mazzi di carte con l'immagine da un lato e il nome dall'altro, oppure far scorrere sullo schermo del vostro computer le immagini e scrivervi il nome su un foglio. Mi raccomando: è fondamentale controllare la pronuncia dei vocaboli in un dizionario online, quali il Cambridge Dictionaries Online oppure Oxford Learner's Dictionaries. Evitate per quanto possibile di passare attraverso la traduzione italiana: cercate di ricreare le condizioni in cui si impara la lingua madre, quando a un oggetto reale o a un'immagine viene abbinato un insieme di suoni o simboli grafici.

E soprattutto tornate regolarmente sui vocaboli appresi, per favorire la memorizzazione a lungo termine. Inutile accanirsi con una "studiata" intensiva per poi non tornarci più: si tratterà comunque di una memorizzazione a breve termine (in termini scolastici è uno studio che può dare qualche chance per un compito o una interrogazione ma lascerà poche tracce nel lungo periodo). Meglio dividere ogni sessione di studio in due parti: imparo alcuni vocaboli nuovi (esempio una scheda di 12 vocaboli dal sito Mes English) e ripasso magari 2 schede già studiate, per fissare nella memoria i vocaboli appresi in precedenza.

E' tutto per oggi... e ricordate, l'importante è mettersi in cammino... Un passo dopo l'altro (o un vocabolo dopo l'altro) si può fare molta strada! E' come voler salire su una montagna: all'inizio del percorso ci sentiamo sovrastati e senza speranza, ma se ci mettiamo in cammino sul giusto sentiero, e continuiamo a camminare con costanza, anche se lentamente, nel giro di qualche ora ci ritroveremo ad ammirare un paesaggio mozzafiato! 


copyright: Silvia Romio

Al prossimo post allora... il viaggio continua!



*Per le sigle e le definizioni dei livelli di competenza linguistica, il riferimento è ovviamente il Common European Framework of Reference for Languages. Se volete maggiori informazioni a questo proposito vi rimando al post del 31 marzo

**The development of vocabulary breadth across the CEFR levels. A common basis for the elaboration of language syllabuses, curriculum guidelines, examinations, and textbooks across Europe ©James Milton - Swansea University