25 aprile 2016

Le vocali /ʌ/ e /æ/: ci inoltriamo nel regno delle vocali inglesi!

Nel post di oggi affrontiamo due suoni che ci portano nel vivo del "misterioso" (per noi ovviamente!) mondo delle vocali inglesi. Sono due suoni vocalici che spesso noi italiani fatichiamo a pronunciare in modo corretto, perché nella nostra lingua questi fonemi non sono presenti. Si tratta dei suoni /ʌ//æ/.
Nella lingua scritta questi suoni sono scritti con il grafema (cioè la lettera dell'alfabeto scritto) "u" o (più raramente) "o" per ciò che riguarda il suono /ʌ/, mentre il suono /æ/è generalmente rappresentato dal grafema "a".

Purtroppo però questo ci aiuta solo parzialmente: troveremo infatti parole scritte con i simboli grafici "u", "o" e "a" che vengono pronunciate usando suoni diversi... Purtroppo per la pronuncia inglese non ci sono molte certezze... e questo la rende una continua sorpresa! Insomma, non ci si annoia mai! (Ve lo assicuro... anche dopo anni di studio si riesce sempre a trovare qualche pronuncia bizzarra, a ricordarci che non si può dare nulla per scontato!)

Passiamo ora ai nomi tecnici: il fonema /ʌ/ è definito vocale posteriore semiaperta non arrotondata (lo so! sembra una cosa impossibile da fare... ma non lo è, fidatevi!). Partiamo dal fondo: non arrotondata significa che le labbra non si protendono in avanti (a differenza di quanto succede invece per i suoni /u/ e /ʊ/ - vedi post dell'11 aprile); semiaperta fa ovviamente riferimento all'apertura della bocca, che è mediamente aperta e posteriore fa riferimento alla posizione della lingua che crea un arco nella zona centro/posteriore.

Ora, dopo questa lunga spiegazione (a qualcuno può essere molto utile conoscere questi dettagli, mentre a qualcun altro sarà molto più utile guardare il video ed esercitarsi nella pratica, senza troppi discorsi... scegliete voi! Ognuno impara a modo suo!) passiamo al video della BBC Learning English.

The sound /ʌ/ (Source: BBC Learning English - © 2016 BBC)

Come potete notare, il video presenta il suono come una vocale breve e lo confronta con un'altra vocale breve, ovvero /æ/.

Andiamo dunque al video per la /æ/ ovvero la vocale anteriore aperta non arrotondata... tutto chiaro vero? Labbra non protese in avanti (non arrotondata), bocca aperta, posizione anteriore della lingua.

Provate ora a seguire il video cercando di imitare il modello, poi vi darò qualche altro dettaglio tecnico sulla posizione della lingua all'interno della bocca, per aiutarvi a rifinire questi due suoni!

The sound /æ/ (Source: BBC Learning English - © 2016 BBC)

Allora, vediamo un po' di capire come allenarci.

Per il suono /ʌ/ abbiamo la punta della lingua che si appoggia ai denti inferiori. La lingua si inarca al centro, in una posizione mediana/posteriore. Provate a esercitarvi partendo da una bella "a"... La lingua è appiattita sul fondo della bocca (non a caso è il suono che il dottore vi chiede di fare per guardarvi la gola... se la lingua fosse inarcata non potrebbe vedervi le tonsille!!). Adesso provate a inarcare la lingua nella parte centrale quel poco che basta a riprodurre il suono così come lo avete sentito nel video della BBC Learning English. Ascoltatevi attentamente... un'ottima idea sarebbe quella di registrarsi e confrontarsi poi con il modello!

Per ottenere il suono /æ/ partiamo invece dalla /i:/: lingua in appoggio ai denti inferiori, parte centrale della lingua inarcata in avanti... lasciamo scendere un po' la lingua fino a trovare il suono /ɪ/, (vedi post del 26/03) poi la lingua si abbassa ancora fino a produrre una "e" chiusa e si abbassa di nuovo un altro po' fino a che troveremo (finalmente!) il suono /æ/! Vi ricordate l'immagine del bus che effettua fermate intermedie rispetto all'italiano? (vedi post dell'11 aprile). Ecco, questo suono è una fermata intermedia fra la i suoni "e" e "a". Se ascoltate bene il modello noterete che è un suono che conserva il senso della "a" (non è una "e", ma appunto un suono intermedio!). Anche qui, riprovate con il video, ascoltate, ripetete, se possibile registratevi e riascoltatevi!

Passiamo ora ad alcune coppie di minimal pairs (cioè parole che si distinguono solo per un suono):

/ʌ/                                                         /æ/

uncle /ˈʌŋ.kəl/ (zio)                                ankle /ˈæŋ.kəl/ (caviglia)
bunk /bʌŋk/ (letto a castello)                  bank /bæŋk/  (banca, argine del fiume)
but /bʌt/ (ma)                                        bat /bæt/ (pipistrello, mazza, es. baseball)
cup /kʌp/ (tazza)                                    cap /kæp/ (berretto, tappo di bottiglia)
hut /hʌt/ (capanna)                                hat /hæt/ (cappello)
pun /pʌn/ (gioco di parole)                     pan /pæn/ (padella, teglia per cucinare)
rut /rʌt/ (solco, routine)                         rat /ræt/  (ratto)
sudden /ˈsʌd.ən/ (improvviso)                 sadden /ˈsæd.ən/ (rattristare, rattristarsi)


Oggi ci siamo davvero inoltrati in distinzioni non facili per noi italiani! Ma non demordete: il primo passo è essere consapevoli dei diversi suoni, ascoltare attentamente e distinguerli e poi provare a riprodurli! E' questione solo di tempo e pazienza!


A questo punto, imbarchiamo due nuovi ospiti nella nostra "arca dei suoni"...



a duck /dʌk/


a crab /kræb/


Come al solito cliccando sui vocaboli avete il link per i Cambridge Dictionaries Online (© Cambridge University Press 2016) dove ascoltare la pronuncia!

Buon lavoro, continuate a esercitarvi su questi suoni: il prossimo blog sarà su due espressioni idiomatiche dove troviamo coppia di termini visti nel post di oggi... Curiosi? Bene, vi aspetto allora!