Nel post di oggi affrontiamo due suoni che ci portano nel vivo del "misterioso" (per noi ovviamente!) mondo delle vocali inglesi. Sono due suoni vocalici che spesso noi italiani fatichiamo a pronunciare in modo corretto, perché nella nostra lingua questi fonemi non sono presenti. Si tratta dei suoni /ʌ/ e /æ/.
Nella lingua scritta questi suoni sono scritti con il grafema (cioè la lettera dell'alfabeto scritto) "u" o (più raramente) "o" per ciò che riguarda il suono /ʌ/, mentre il suono /æ/è generalmente rappresentato dal grafema "a".
Purtroppo però questo ci aiuta solo parzialmente: troveremo infatti parole scritte con i simboli grafici "u", "o" e "a" che vengono pronunciate usando suoni diversi... Purtroppo per la pronuncia inglese non ci sono molte certezze... e questo la rende una continua sorpresa! Insomma, non ci si annoia mai! (Ve lo assicuro... anche dopo anni di studio si riesce sempre a trovare qualche pronuncia bizzarra, a ricordarci che non si può dare nulla per scontato!)
Passiamo ora ai nomi tecnici: il fonema /ʌ/ è definito vocale posteriore semiaperta non arrotondata (lo so! sembra una cosa impossibile da fare... ma non lo è, fidatevi!). Partiamo dal fondo: non arrotondata significa che le labbra non si protendono in avanti (a differenza di quanto succede invece per i suoni /u/ e /ʊ/ - vedi post dell'11 aprile); semiaperta fa ovviamente riferimento all'apertura della bocca, che è mediamente aperta e posteriore fa riferimento alla posizione della lingua che crea un arco nella zona centro/posteriore.
Ora, dopo questa lunga spiegazione (a qualcuno può essere molto utile conoscere questi dettagli, mentre a qualcun altro sarà molto più utile guardare il video ed esercitarsi nella pratica, senza troppi discorsi... scegliete voi! Ognuno impara a modo suo!) passiamo al video della BBC Learning English.
The sound /ʌ/ (Source: BBC Learning English - © 2016 BBC)
Come potete notare, il video presenta il suono come una vocale breve e lo confronta con un'altra vocale breve, ovvero /æ/.
Andiamo dunque al video per la /æ/ ovvero la vocale anteriore aperta non arrotondata... tutto chiaro vero? Labbra non protese in avanti (non arrotondata), bocca aperta, posizione anteriore della lingua.
Provate ora a seguire il video cercando di imitare il modello, poi vi darò qualche altro dettaglio tecnico sulla posizione della lingua all'interno della bocca, per aiutarvi a rifinire questi due suoni!
The sound /æ/ (Source: BBC Learning English - © 2016 BBC)
Allora, vediamo un po' di capire come allenarci.
Per il suono /ʌ/ abbiamo la punta della lingua che si appoggia ai denti inferiori. La lingua si inarca al centro, in una posizione mediana/posteriore. Provate a esercitarvi partendo da una bella "a"... La lingua è appiattita sul fondo della bocca (non a caso è il suono che il dottore vi chiede di fare per guardarvi la gola... se la lingua fosse inarcata non potrebbe vedervi le tonsille!!). Adesso provate a inarcare la lingua nella parte centrale quel poco che basta a riprodurre il suono così come lo avete sentito nel video della BBC Learning English. Ascoltatevi attentamente... un'ottima idea sarebbe quella di registrarsi e confrontarsi poi con il modello!
Per ottenere il suono /æ/ partiamo invece dalla /i:/: lingua in appoggio ai denti inferiori, parte centrale della lingua inarcata in avanti... lasciamo scendere un po' la lingua fino a trovare il suono /ɪ/, (vedi post del 26/03) poi la lingua si abbassa ancora fino a produrre una "e" chiusa e si abbassa di nuovo un altro po' fino a che troveremo (finalmente!) il suono /æ/! Vi ricordate l'immagine del bus che effettua fermate intermedie rispetto all'italiano? (vedi post dell'11 aprile). Ecco, questo suono è una fermata intermedia fra la i suoni "e" e "a". Se ascoltate bene il modello noterete che è un suono che conserva il senso della "a" (non è una "e", ma appunto un suono intermedio!). Anche qui, riprovate con il video, ascoltate, ripetete, se possibile registratevi e riascoltatevi!
Passiamo ora ad alcune coppie di minimal pairs (cioè parole che si distinguono solo per un suono):
/ʌ/ /æ/
uncle /ˈʌŋ.kəl/ (zio) ankle /ˈæŋ.kəl/ (caviglia)
bunk /bʌŋk/ (letto a castello) bank /bæŋk/ (banca, argine del fiume)
but /bʌt/ (ma) bat /bæt/ (pipistrello, mazza, es. baseball)
cup /kʌp/ (tazza) cap /kæp/ (berretto, tappo di bottiglia)
hut /hʌt/ (capanna) hat /hæt/ (cappello)
pun /pʌn/ (gioco di parole) pan /pæn/ (padella, teglia per cucinare)
rut /rʌt/ (solco, routine) rat /ræt/ (ratto)
sudden /ˈsʌd.ən/ (improvviso) sadden /ˈsæd.ən/ (rattristare, rattristarsi)
Oggi ci siamo davvero inoltrati in distinzioni non facili per noi italiani! Ma non demordete: il primo passo è essere consapevoli dei diversi suoni, ascoltare attentamente e distinguerli e poi provare a riprodurli! E' questione solo di tempo e pazienza!
A questo punto, imbarchiamo due nuovi ospiti nella nostra "arca dei suoni"...
a duck /dʌk/
Come al solito cliccando sui vocaboli avete il link per i Cambridge Dictionaries Online (© Cambridge University Press 2016) dove ascoltare la pronuncia!
Buon lavoro, continuate a esercitarvi su questi suoni: il prossimo blog sarà su due espressioni idiomatiche dove troviamo coppia di termini visti nel post di oggi... Curiosi? Bene, vi aspetto allora!